Il pane di Kobane Marzo 2015
Storia del forno che resiste
Un leggero battito di vita vibra tra le grigie macerie della città divenuta il simbolo della resistenza contro l’Isis, Kobane. Dal 15 settembre 2014 Kobanê ha subito attacchi brutali da parte delle forze ISIS, con artiglieria pesante e carri armati. La città ha combattuto, resistito e finalmente, a gennaio 2014, è stata liberata. I curdi che vivono nelle campagne intorno a Kobanê sono stati obbligati a lasciare le loro case, e negli oltre 370 villaggi che punteggiano la regione, la popolazione curda è stata vittima di pulizia etnica. Ma lentamente, molto lentamente, si iniziano a scorgere i segni di un ritorno alla vita, di una imminente rinascita. Gli abitanti, quasi tutti rifugiati in Turchia, stanno iniziando a rientrare. Piccole attività commerciali tornano a popolare i marciapiedi e l’unico forno della città, rimasto aperto durante i sette lunghi mesi di assedio, continua a lavorare a pieno ritmo per garantire il pane alla città. Costruito nel 1980 dal regime di Assad, il forno lavora tutti i giorni tranne il venerdì per fornire pane gratis ai cittadini di Kobane e ai 365 villaggi del circondario. Attualmente ci lavorano circa una cinquantina di persone.